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Zelensky a Berlino: no concessioni a Mosca per la guerra
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ribadito a Berlino che l’Ucraina non offrirà alcuna ricompensa a Mosca per porre fine al conflitto. In un momento critico caratterizzato da oltre 1.270 giorni di guerra, il leader ucraino ha sottolineato la necessità di non scendere a compromessi che mettano a rischio la sovranità nazionale.
Incontro con le autorità tedesche
Durante la visita, Zelensky ha tenuto colloqui con il cancelliere Olaf Scholz e il presidente Frank-Walter Steinmeier. I vertici tedeschi hanno ribadito il pieno sostegno di Berlino all’Ucraina, sottolineando l’importanza di mantenere l’unità europea nel fornire aiuti militari e umanitari.
Discorso al Bundestag
Nel suo intervento davanti al parlamento tedesco, il presidente ucraino ha:
- Condannato ogni forma di concessione territoriale a favore di Mosca;
- Chiamato a un aumento delle forniture di sistemi di difesa e carri armati Leopard;
- Ribadito l’impegno ucraino per un negoziato basato su principi di giustizia e rispetto del diritto internazionale.
Situazione al fronte
Nel 1272° giorno di ostilità, l’offensiva russa prosegue nel Donbass e in direzione di Avdiivka, con combattimenti intensi e perdite significative su entrambi i fronti. Le forze ucraine resistono grazie al supporto occidentale, mentre la stagione invernale complica ulteriormente le operazioni.
Prospettive e reazioni internazionali
La comunità internazionale osserva con preoccupazione l’evolversi della crisi e la proposta di piani di pace alternativi. Zelensky ha espresso fiducia nel mantenimento delle sanzioni economiche contro la Russia fino al ritiro completo delle truppe dai territori occupati. Il dibattito sul futuro assetto geopolitico dell’Europa dell’Est rimane aperto.