Vincenzo Mollica racconta l’addio a Tg1 e i suoi epitaffi
Vincenzo Mollica, volto storico del giornalismo Rai, ha annunciato via social la fine della sua esperienza con TG1 Cinema. Con una serie di post su Instagram, il giornalista ha spiegato le ragioni della sua uscita di scena dopo quasi trent’anni di carriera dedicata alla cultura cinematografica.
La rottura con TG1 Cinema
Il 16 agosto Mollica ha pubblicato la notizia dell’abbandono della corrispondenza per il cinema al TG1. “È ufficiale, non faccio più parte di Tg1 Cinema da ieri”, ha scritto, sottolineando il sentimento di mancato rispetto ricevuto dai vertici della testata.
Lo scontro con la dirigenza
Nel post successivo, il giornalista ha descritto con toni vivaci il momento della rottura: “Ho chiuso la porta e ho mandato a quel paese il direttore”. Una presa di posizione netta, motivata da anni di dedizione al servizio culturale di Rai senza, a suo dire, adeguato riconoscimento.
Tre epitaffi per la sua tomba
Con il suo consueto spirito ironico, Mollica ha condiviso anche tre possibili epitaffi da incidere sulla propria tomba:
- Qui riposa un curioso cronista che non si è mai stancato di chiedere
- Non esiste l’ultimo ciak per chi ama davvero il cinema
- Ha chiuso questo Tg con lo stesso sorriso di sempre
Una carriera tra cinema e cultura
Da critico cinematografico a inviato speciale ai principali festival internazionali, Mollica ha raccontato storie di arte e spettacolo per Rai per quasi tre decenni. La sua voce ha accompagnato generazioni di spettatori, rendendolo uno dei volti più amati e riconoscibili del giornalismo culturale.
Cosa riserva il futuro
Dopo l’addio a TG1 Cinema, Mollica non esclude nuovi progetti editoriali e collaborazioni con testate e piattaforme dedicate al mondo dell’audiovisivo. Resta alta l’attenzione degli appassionati, pronti a seguirlo in nuove avventure professionali.