Ristorante nel cimitero di Berna: basta tabù sulla morte
In Svizzera debutta un progetto innovativo: aprire un ristorante nel cimitero di Bremgarten a Berna, all’interno di un’ala del crematorio. L’iniziativa mira a favorire un nuovo dialogo sulla vita, sul morire e sul tema della morte, rompendo i tradizionali tabù culturali.
Location e concept
Il locale si trova nella storica struttura del crematorio di Bremgarten, risalente agli anni ’20. I tavoli sono allestiti tra le urne e i loculi, in un ambiente studiato per garantire comfort e riservatezza. Le tonalità neutre, l’illuminazione soffusa e l’arredo essenziale contribuiscono a creare un’atmosfera rispettosa ma informale.
Obiettivi del progetto
Il team organizzatore, guidato da creativi locali, ha delineato queste finalità principali:
- Rompere i tabù legati alla morte e al lutto.
- Offrire uno spazio di confronto aperto e senza timori.
- Valorizzare il legame tra esperienza gastronomica e riflessione esistenziale.
Menu e offerta gastronomica
La proposta culinaria punta su piatti a base di ingredienti stagionali e a kilometro zero, con un occhio di riguardo per diete vegetariane e vegane. Le portate sono pensate per stimolare i sensi senza eccedere, in modo da favorire conversazioni intime e profonde.
Reazioni e dibattito pubblico
La notizia ha suscitato opinioni contrastanti. Da un lato, alcuni vedono l’idea come un atto di coraggio culturale; dall’altro, non mancano critiche di carattere etico e religioso. Diverse associazioni famigliari e rappresentanti delle comunità di fede hanno espresso riserve, mentre psicologi e sociologi ne apprezzano l’approccio innovativo.
Impatto culturale
Un ristorante nel cimitero può diventare simbolo di una società più aperta al confronto con i grandi temi esistenziali. L’evento inaugura un percorso che potrebbe ispirare iniziative analoghe in Europa, puntando a umanizzare luoghi tradizionalmente associati al dolore e al silenzio.
Conclusioni
Il progetto di Berna invita a ripensare il rapporto tra vita quotidiana e memoria dei defunti. Al di là delle polemiche, mette al centro il valore del dialogo e la necessità di elaborare con libertà le emozioni legate al fine vita.