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Gaza: ordine di evacuazione e accuse di pulizia etnica
L’escalation nel conflitto tra Israele e Hamas raggiunge nuovi livelli di tensione, con ordini di evacuazione forzata a Gaza e accuse di pulizia etnica mosse dall’Iran. La comunità internazionale osserva preoccupata l’impatto sui civili e le possibili ripercussioni diplomatiche.
Parroco di Gaza denuncia evacuazione totale
Il parroco della parrocchia di San Francesco, don Gabriel Said Paulo Haidar, ha raccontato ai media internazionali di aver ricevuto un ordine dalle autorità militari israeliane di evacuare l’intero quartiere cristiano di Gaza. Secondo il sacerdote, gli abitanti hanno pochi giorni per lasciare le proprie abitazioni, rischiando di ritrovarsi senza riparo e con accesso limitato a cibo e medicinali.
Teheran: «Israele pianifica una pulizia etnica»
Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kana ani, ha accusato Israele di voler attuare una pulizia etnica nella Striscia. Durante una conferenza stampa a New York, l’Iran ha esortato le Nazioni Unite ad intervenire immediatamente per fermare le operazioni militari, definite «crimini contro l’umanità».
Emergenza umanitaria e sfollati
Secondo l’Ufficio per il Coordinamento degli Affari Umanitari delle Nazioni Unite (OCHA), oltre 1,5 milioni di palestinesi sono stati costretti a lasciare le proprie case da ottobre ad oggi. La mancanza di corridoi umanitari sicuri, l’accesso limitato alle forniture mediche e l’interruzione dei servizi essenziali aggravano la crisi, con famiglie che vivono in tende o edifici danneggiati.
Reazioni internazionali e appelli al cessate il fuoco
Numerosi paesi e organizzazioni umanitarie hanno chiesto un immediato cessate il fuoco. L’Unione Europea ha ribadito la necessità di proteggere i civili e garantire l’accesso degli aiuti. Gli Stati Uniti, pur confermando il diritto di Israele alla difesa, hanno sollecitato misure proporzionate e la creazione di corridoi per i profughi.
Prospettive e scenari futuri
Con le ostilità che persistono e le accuse di violazioni del diritto internazionale, la comunità globale teme un peggioramento della situazione umanitaria. L’esito delle discussioni all’Assemblea Generale dell’ONU e l’approccio delle grandi potenze potrebbero determinare un possibile cambio di rotta o un’ulteriore escalation nel conflitto.